Improvvisamente una parte del mondo cambia.Fa un vertiginoso passo indietro e si trova quasi nel medioevo, un medioevo tecnologico, all'avanguardia, ricco di opportunità se sei un uomo.
Se sei una donna le cose si complicano, il modo di dire: non hai voce in capitolo calza bene in questo contesto. Via i libri, via i computer, via l'istruzione, via il lavoro e via anche le parole. Solo 100 al giorno.
Contate da un braccialetto metallico, tecnologico s'intende, un contattore per femminucce.
100 parole.
Cosa succede alla 101esima parola? Una scossa elettrica viene rilasciata. La sua intensità aumenta ad ogni parola pronunciata oltre fino a bruciare la pelle, fino ad uccidere.
Una fetta grossa degli Stati Uniti si risveglia cosi, sotto la guida di un presidente debole consigliato da un fratello stratega e da un reverendo, uno di quelli che invocavano il ritorno ai vecchi valori, alle origini, quando a suo dire si stava meglio. La piccola setta del paesello vattelo a pescà diventa religione di stato, diventa legge di stato, legge marziale.
La storia è quella di Jean, di suo marito Patrick e dei loro quattro figli: Steven, i gemellini Sam e Leo, e la piccola Sonia. Anche Sonia ha un braccialetto. Sonia ha solo cinque anni.
L' imposizione di un nuovo modo di concepire la vita avviene gradualmente, nelle scuole, nella revoca dei posti di lavori per le donne, nell'informazione.
Poi un giorno arrivano i braccialetti ed è finita.
L'inizio del libro è davvero angosciante.
Poi un pò si perde.
La trama prosegue con l'incarico da parte del governo per Jean di prendere parte a team di neurolinguisti e scienziati per portare avanti una materia già oggetto di studio della dottoressa McClellan: l'afasia di Wernicke, quella parte del cervello dove risiedono le capacità linguistiche.
Lo scopo dichiarato è quello di curare il fratello del presidente. Ma è chiaramente una copertura.
Jean ritrova il suo team, e il suo Lorenzo, ed insieme scoprono cosa si cela dietro.
Da qui la storia diventa leggermente banale.
Il modo in cui si arriva a far cadere il Movimento per la Purezza era già chiaro a metà libro.
Il finale quasi scontato.
Nonostante questo è un libro che vale la pena di leggere.
E' molto scorrevole e ci permette di fare anche qualche riflessione\paragone.
La condizione della donna, il femminismo sono i temi principali. La visione dispotica creata dall'autrice, Christina Dalcher, rende perfettamente l'idea di cosa significhi essere donna in contesti di assoluto maschilismo e patriarcato. Dimentichiamo molto spesso che sebbene noi donne occidentali godiamo di una certa libertà (che non vuole dire affatto avere le stesse opportunità degli uomini!) esistono parti del mondo dove essere donna significa avere un braccialetto immaginario al polso.
A questi temi si accostano quello più ampio della libertà di parola, di far sentire la propria voce ma soprattutto di protestare.
Questo compito, nel romanzo, è lasciato a un'amica del college della protagonista, Jackie; femminista, attiva politicamente, condanna spesso la pigrizia e la noncuranza di Jean.
Mi è venuto in mente che io non sono mai andata a nessun consiglio degli studenti. Confesso di essere stata molto Jean e poco Jackie.
Nel romanzo si parla anche di un movimento di ribelli.
Per quanto si tratti di un romanzo dispotico io ho rivisto molto del passato, del nazismo, del fascismo e dei partigiani. Forse è un paragone un pò forzato ma le linee di fondo sono le stesse: un movimento totalitario che si impone lentamente, quasi con il "buono" per poi ostracizzare parte della comunità. In Vox ai lavori forzati sono costretti anche tutti i diversi: estremisti, omosessuali, eretici.
E poi c'è un movimento di ribelli, che comunica e si dichiara sbattendo tre volte le palpebre.
L'autrice ha dichiarato che le piacerebbe scrivere un seguito di Vox, considerando il finale un pò aperto.
Personalmente non penso che sia necessario. Non sento l'esigenza di sapere come sia proseguita la vita di Jean, nonostante il finale possa sempre aperto in realtà si chiude abbastanza bene.
Il messaggio di fondo è trattato abbastanza bene. Attendo, invece, con più attesa il nuovo romanzo che la Dalcher sta preparando.. una nuova realtà dispotica legata all' eugenetica, una selezione basata sull'intelligenza.
E vediamo che mondo ne viene fuori.